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Fischia il vento e infuria la bufera
La biciclettata partigiana
Xenia Marinoni


targa e banner
targa e banner in ricordo di Carlo Mengoni - foto Franco Isman

Anche quest'anno l'Anpi di Monza e Brianza e i ragazzi del Boccaccio sono riusciti ad organizzare “la biciclettata partigiana”, appuntamento già arrivato alla quarta edizione e che tutti gli anni riscuote grande successo.
Anche l'edizione del 2012, venerdì 20 aprile sera, dopo l'inaugurazione della mostra “Brianza partigiana” alla Galleria Civica, ha visto tanti partecipanti ritrovarsi alla partenza, per rendere omaggio, con una modalità molto aggregativa, ai numerosi eroi della Resistenza che sono morti per la Libertà e la Democrazia, nella nostra città.

L'edizione di quest'anno verrà ricordata per una novità sostanziale: una biciclettata by night e partenza da piazza San Paolo!
Le ombre della sera stavano già allungandosi e l'aria diventava ancora più fresca, quando tanti raggi si sono messi in moto per non dimenticare. Una biciclettata tra i luoghi della lotta di Liberazione nel centro di Monza, per rendere omaggio e ringraziare, simbolicamente, le tante donne e i tanti uomini che hanno rischiato la loro vita - e molti l'hanno anche persa - per regalare a noi un futuro migliore, un avvenire di pace.

Piazza San Paolo, per una sera, ha posticipato il sonno ed ha visto molti occhi brillare nel crepuscolo, ha visto tanti piedi assieparsi sul proprio manto di pietre: le molte persone presenti ad un'iniziativa suggestiva e carica di pathos, ma soprattutto i giovani, così numerosi. E mentre l'oscurità faceva capolino dai palazzi antichi, i fanali delle biciclette si accendevano uno dietro l'altro, una sorta di “staffetta di luce”, formando un'unica grande scia luminosa che passava per le vie del centro della città, toccando i luoghi della memoria, davanti le numerose targhe posate in ricordo di chi ha sacrificato il proprio presente per costruire un futuro di libertà e democrazia, per tutti.

in piazza Gianni Citterio
in piazza Gianni Citterio - foto Franco Isman

E quanti hanno passeggiato nel centro di Monza venerdì sul far della sera, avranno notato la “pedalata partigiana” che passava, sostava e poi ripartiva, congiungendo il passato al futuro, in un unico pensiero presente. Avranno scorto la scia luminosa sostare lungo le rive del Lambro, ripercorrere gli stessi luoghi che nemmeno tanti decenni prima erano stati frequentati dai resistenti, in clandestinità, per liberare Monza dall'oppressione nazifascista.

E chi ha posto attenzione, forse, in questa sera di aprile, dall'aria leggera e fresca, avrà potuto udire gli echi di una stagione epica, portati dalla stessa acqua del fiume, dalle stesse pietre, dagli stessi angoli che hanno visto passare la Resistenza.

Chi non andava troppo di fretta poi, fermandosi ed alzandosi il bavero della giacca sul mento per sfuggire al freddo di una primavera anomala ed altalenante, avrà notato un brivido scompigliargli i capelli e fuggire via…
Un brivido che richiama altri brividi... il brivido del vento che fischia... il brivido della Memoria... perché lì è passata la Storia.

Xenia Marinoni


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  24 aprile 2012